L’attuale Dalai Lama si chiama Tenzin Gyatso, nato il 6 luglio 1935, monaco buddhista tibetano e XIV Dalai Lama del Tibet.
Nacque in una famiglia modesta di agricoltori nel nord-est del paese. A soli 2 anni venne riconosciuto come la reincarnazione del precedente Dalai Lama e avviato alla vita monastica. Ben presto, quando la Cina iniziò a minacciare il suo paese, fu costretto ad assumere i pieni poteri di Capo di Stato per proteggere i diritti della sua terra. Oggi continua a sostenere l’importanza di un Tibet democratico e a criticare il sistema dittatoriale cinese.
Ecco di seguito alcune tra le frasi più belle, famose e significative pronunciate dal Premio Nobel su vita, morte, sull’uomo, l’amore e l’amicizia.
L’amore è l’assenza di giudizio.
Ogni giorno dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere.
L’amore è l’unico mezzo per trasformare gli esseri umani, anche quando sono pieni di collera e di odio. Manifestate tale amore in continuazione, senza cessare, senza cedere, e li commuoverete.
Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l’uno dell’altro.
Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e voglio cambiare me stesso.
Se vogliamo costruire la pace nel mondo, costruiamola in primo luogo dentro ciascuno di noi.
Non c’è cosa che non venga resa più semplice attraverso la costanza e la familiarità e l’allenamento. Attraverso l’allenamento noi possiamo cambiare; noi possiamo trasformare noi stessi.
Pensieri e azioni negativi producono risultati e condizioni negativi, così come pensieri e azioni positivi producono risultati e condizioni positivi.
La forza interiore è la protezione più potente che hai. Non aver paura di assumerti la responsabilità della tua felicità.
Non lasciare che il comportamento degli altri distrugga la tua pace interiore.
I nostri veri nemici sono i veleni mentali: l’ignoranza, l’odio, il desiderio, la gelosia, l’orgoglio. Sono gli unici capaci di distruggere la nostra felicità
Nessuno è nato sotto una cattiva stella; ci sono semmai uomini che guardano male il cielo.
L’infelicità, capii allora, colpisce ciascuno di noi perché ci riteniamo al centro del mondo, perché siamo sfortunatamente convinti di essere i soli a soffrire in maniera intollerabile. L’infelicità è sempre il sentirsi imprigionati nella propria pelle, nel proprio cervello.
Un buon amico che indica gli errori e le imperfezioni e ci rimprovera per il male commesso deve essere rispettato, come se egli ci rivelasse il segreto di un tesoro nascosto.
Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.
È importante rendersi conto abbastanza presto che la vita umana non è una questione semplice. Per viverla bene e non scoraggiarsi quando sorgono problemi è indispensabile acquisire una forza interiore.
Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo per dare vita e significato ai sogni. Sono il modo per farci diventare ciò che vogliamo.
Ogni giorno, quando ti svegli pensa: oggi sono fortunato perché mi sono svegliato, sono vivo, ho una preziosa vita umana, non la sprecherò. Userò tutte le mie energie per migliorarmi, per aprire il mio cuore agli altri, avrò per gli altri parole gentili e non pensieri cattivi e non mi arrabbierò, ma cercherò di far più bene che posso.
La pace può durare solo dove i diritti umani sono rispettati, dove il popolo non ha fame e dove individui e nazioni sono liberi.
La maggior parte degli adulti ha sui bambini il vantaggio dell’educazione, ma a che serve l’educazione quando si mostra un gran sorriso mentre si nasconde la malevolenza all’interno e in profondità?
Guardate i bambini. Naturalmente possono litigare, ma, parlando in generale, non intrattengono la malevolenza tanto a lungo quanto gli adulti.
Gli uomini dell’occidente vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.
Quello che mi sorprende degli uomini è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.